A distanza di 4 anni dal primo volume che ospitò Bambole di Pezza, Pay, Gas Nervino e gli ormai disciolti Peter Punk, la Rude records sforna ora “Punk It! vol. 2” con altri 4 scostumati gruppi punk italiani che in 29 minuti – 3 canzoni a testa – cercano di offrire uno spaccato dell’attuale scena nazionale. L’operazione è rivolta sicuramente anche al mercato estero, dal momento che infos e credits sono interamente redatti in lingua inglese e che, proprio in apertura, ci sono i 3 episodi dei veterani – sono in giro dal 1993 – Derozer, che qui decidono di cantare in lingua inglese, novità, per loro, forse proprio di carattere promozionale.
Il gruppo di Vicenza porta in tavola la solita ricettina a base di Electric Frankenstein, Queers e New Bomb Turks: punk’n’roll veloce suonato con mestiere e buona volontà; li preferivo quando cantavano in italiano, ma in effetti la opening track ‘In the Name of r’n’r’ poi la canticchi tutto il giorno. In conclusione del CD i Derozer si prendono anche un quarto spazio piazzando una bonus track: la cover di ‘You’re Tripping’ dei Queers.
Nei loro 3 brani le Pornoriviste, che specialmente nella loro Lombardia vanno forte da più di 10 anni, su “Punk It! vol. 2” si limitano a svolgere il loro compitino lasciandoci un po’ delusi. Ce li ricordavamo in notevoli pezzi teen-age quali ‘Nuvola Notturna’ e ‘Come Piace a Me’: dico che qui perdono il confronto con le altre band dello split.
Gli Skruigners, che non conoscevo e che sono giovanissimi, hanno un nome che sembra una porta che cigola, ma sono hardcore e sono strepitosi. Le loro 3 tracce sono urlate, fresche e gasanti, ed anche se il loro studio set dura solo 4 minuti e mezzo, sono belle scudisciate sadomaso sulle nostre chiappone. ‘Messa in Scena’ mi fa godere.
Chiude L’Invasione degli Omini Verdi, mantovani formatisi 7 anni fa che pur non facendo proprio nulla di memorabile almeno parlano di lotta di classe e valgono quanto i più esperti Derozer e Pornoriviste. Ricordo una loro ingenua e stonata canzone degli esordi dal titolo ‘Dove Vai’, li ritrovo ora: per fortuna non hanno guadagnato in esperienza e furbizia e cantano ancora stonati e spontanei. Bravi. E non è ancora tempo di riporre il CD in custodia: c’è spazio infatti anche per un videoclip live a testa (bello quello in bianco e nero dei Derozer, divertente quello molto “diy” degli Skruigners).
Dopo l’ascolto di “Punk It! vol. 2” non varia il mio giudizio riguardo al punk italiano contemporaneo: è musica pop veloce e basta. Divertente, talvolta fatta con attitudine e gusto provocatorio, ma priva di una concreta spinta destabilizzante e di voglia di novità. Arduo distinguere i gruppi fra loro, le canzoni sono tutte perfette… troppo perfette, purtroppo.
Autore: Fausto Turi