A cinque anni dallo scioglimento tornano in Europa per tre date esclusive gli Snapcase. Per celebrare la storica reunion la band di Buffalo toccherà anche il nostro paese con un unico imperdibile concerto il 3 luglio ai Magazzini Generali di Milano. Tornano con la loro straordinaria carica di hardcore “new school” miscelato in maniera unica con sonorità metal e punk, che li ha resi uno dei gruppi portanti per il panorama hardcore mondiale durante tutti gli anni ’90 e primi ’00 e considerati fra i precursori del genere. La band originariamente nacque nel 1989 a Buffalo (stato di New York) , con il nome di Solid State mentre la seconda generazione hardcore viveva la sua massima espressione. Nel 1989 il gruppo era composto dal chitarrista Scott Dressler, all’epoca un ragazzino di 15 anni, dal batterista Mike Kimaid, di 17 anni, da Daryl Taberski, 18 anni al basso, da Tiger Balduf, di 19 anni, e da Chris Galas alla voce. Un anno e due demo registrati dopo, la band decide di cambiare nome in Snapcase che nello slang americano è una parola che si usa per definire qualcuno mentalmente instabile. La consacrazione di questa band arriva nell’anno 2000 con l’uscita dell’album “Design For Automotion”, seguito nel 2002 dall’ottimo “End Transmission”. L’attività live della band di Buffalo è sempre stata un elemento fondamentale quanto la composizione di nuove canzoni. Alfieri del movimento Straight Edge gli Snapcase sono fra i primi gruppi ad aver firmato per Victory Records (etichetta cardine per l’intera scena hardcore mondiale) si sono da subito distinti dalla massa per le loro composizioni di musica con distorsioni armoniche e ritmiche implacabili mai scontate, la loro carica ed energia on stage e i testi delle loro canzoni che vanno ad esplorare temi come l’autodeterminazione, l’affermazione e la sfida personale. Oggi gli Snapcase sono Daryl Taberski voce del gruppo, Jon Salemi e Frank Vicario alle chitarre, il bassista Dustin Perry e il batterista Tim Redmond e per molti sono e resteranno uno dei gruppi più progressivi e influenti nella musica indipendente.
Autore: red.
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