In genere, quando recensisco un album, come prima cosa l’ascolto, poi faccio qualche ricerca sulla band. Quando ho ascoltato questo ep dei Dilis, ne sono rimasta letteralmente incantata.
La prima cosa che ho pensato, visto che consta di soli tre brani, è stata “Perché sono solo tre?!”. Ne avrei sentiti altri duemila, se ci fossero stati. Il discorso è che quando senti una cover degna di questo nome di “Morning Glory” di Tim Buckley, come minimo salti sulla sedia. Non esistono parole per descrivere una cover così ben fatta, di Tim Buckley poi!
Tornando a noi, dalle mie ricerche ne è venuto fuori che Dilis è il nuovo progetto di Pietro Di Lietro, la cui voce rischiarava e salvava da un possibile piattume i brani dei La Condizione Danzante. In questo progetto, Pietro è affiancato da due musicisti di grande rispetto, cioè Ilaria Scarico, la bassista degli El-Ghor e il batterista dei Bisca, Giovanni Volpe.
Questi tre ragazzi sono riusciti a creare due brani che sono delle vere e proprie perle, senza se e senza ma. Entrambe costruite su una melodia acustica pulita e d’effetto, perfetta per il timbro vocale di Pietro, le due canzoni sono un ottimo esempio di ottimo folk-rock, ballad leggere e prive di sbavature, che si lasciano ascoltare che è un piacere. Ma il bello, oltre ovviamente alla voce splendida di Pietro ed al talento di Ilaria e Giovanni, è che le liriche sono in italiano. Italiano! Direi che questa scelta vale più di un plauso ai Dilis, che hanno dato uno schiaffo all’anglomania dilagante, dimostrando che si possono fare ottime canzoni anche nella nostra lingua, alla faccia del fastidioso birignao inglese di tante band.
In conclusione, niente da eccepire, questa manciata di canzoni è veramente commovente. Non resta che pazientare fino all’uscita dell’album.
p.s. Sapete che “dilis” significa acciuga? Chissà se si chiamano così per omaggiare il pesce azzurro!
Autore: Veronica S. Valli