Finalmente il mondo pare accorgersi di lei, di questa giovane cantante pop, Mitsky, bella ragazza nata in Giappone ma cresciuta in America, qui al suo quarto disco di carriera, Puberty 2 un buon undici tracce personalissimo che, nonostante guardi verso effettistiche alla Susan Vega (I bet on losing dogs), la Patti Smith stessa (Dan the dancer, My body’s made of crusch little stars), e molto, ma molto alla Florence + The Machine (Once more to see you, A loving feeling), si guadagna una tutto sommata licenza di novità, una felice intuizione interpretativa pronta a scalare vette e cime di successo.
Un pop che si tiene alla larga dagli stereotipi, un mix di stili ed espressioni che l’artista condensa e poi “tagliuzza” con fare intimo e potente, una forma musicale che appena va in circolo sciorina ballate e scatti rock dall’alto powering Radio, dunque un focale istinto di forza ed eleganza femminile che rende gradevole questo percorso d’ascolto, una novità – se vogliamo chiamarla così – che “sverna” in qualche modo un già tanto pestato discorso pop.
Per rendersi conto, intercettate l’epico fosforescente di Your best american girls o la tenerissima solitudine di A burning hill, poi ce lo sapremo dire!
http://mitski.com/
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autore: Max Sannella