Inarrestabile l’urgenza creativa e sperimentatrice di Xabier Iriondo, che da quando ha lasciato gli Afterhours è estremamente libero di esprimersi al meglio con gli pare e quando gli pare. Complice del suo anarchismo sonoro è la Wallace che lo supporta in tutti i suoi progetti. L’ultimo della serie è questo Oleo Strut, condiviso con Aka_Bondage (Kilo of black bondage, Colder, Permanent Fatal Error…) e Jérôme Florenville (della label Shambala di fine anni 90), Alessandro Stefana (Lumière Electrique), Guillaume Beauron (Jull), Ravi Shardja (Goloka) e Arnaud Durand (Osaka Bondage) con i quali non aveva mai avuto niente a che fare in precedenza. Questo minicd, di venti minuti e suddiviso in tre brani senza titolo e quasi interamente strumentali, è il frutto di sei ore di session nelle quali i musicisti si sono avvicendati con chitarre acustiche ed elettriche, samplers, laptops, magnetofoni, field-recordings ed altri oggetti sonori più o meno identificabili. Il risultato è un noise improvvisato che affonda le sue radici nei lavori di John Cage e LaMonte Young. La sensazione che lascia questa piccola opera rumorista è quella di una fisarmonica, in quanto i suoni si ampliano e si restringono, senza traumi, il gran lavoro di assemblaggio ha fatto in modo che il cambio di registro stilistico non dia fastidio, ma la contrario che venga accettato con estrema naturalità.
Autore: Vittorio Lannutti