Dietro la sigla Master Plan si nascondono alcuni dei musicisti più importanti dell’underground della Grande Mela. Vale a dire Keith Streng e Bill Milhizer dei Fleshtones e Andy Shernoff dei Dictators, assieme all’ex chitarrista dei Waxing Poetics, Paul Johnson. Già nel 2002 il quartetto ci aveva regalato un bell’album, “Colossus of Destiny”, adesso il supergruppo ritorna insieme per celebrare il miglior rock’n’roll e compiere la propria inderogabile “missione”: quella di divertire e far ballare pure i sassi. Coadiuvati da Dave Faulkner degli australiani Hoodoo Gurus che ha dato una mano in fase di registrazione, in “Maximum Respect” i Master Plan tirano fuori dodici brani dal sound immortale e irresistibile: rock’n’roll solare e dal grande impatto, venato di sfumature garage e ricco di energia. Ideale per ogni r’n’r party che si rispetti. Ma veniamo al dettaglio del disco. Con Streng, Shernoff e Johnson che, oltre a suonare la chitarra (Shernoff pure il basso), si dividono anche il microfono e il songwriting. Il disco si apre, e non poteva essere altrimenti, con una party-song intitolata “BBQ” che sin da subito ci dà la misura del contenuto sonoro di “Maximum Respect”. La scaletta scivola via veloce. Tra brillanti episodi power-pop, come le splendide “14th Street” e “Get Over Yourself”, firmate e cantate da Shernoff. Attraverso l’energia vitaminica di due brani dei Fleshtones quali “I Wanna Feel Something Now” e “Feels Good To Feel”, quest’ultima con Dave Faulkner degli Hoodoo Gurus alla voce. E svariati altri episodi che restano in testa sin dalle prime battute. Dal garage ossessivo di “Are You Crazy” al groove ipnotico di “Doin’ It Right”, classico esempio di Super Rock alla Fleshtones, passando per l’esplosione di solarità di “Suburban Soul Man” e “Mucha Fiesta” per arrivare alla conclusiva “Just A Little Bit”.
I Master Plan sono tornati con un nuovo album, divertente e coinvolgente: “Maximum respect” = Maximum Fun.
Autore: Roberto Calabrò