Iain Burgess era di origini inglesi ma nei primi anni ottanta si trasferì a Chicago dove si occupò delle recording-sessions dei maggiori gruppi post-punk degli ’80s, basti citare – e non a caso – i dischi “Atomizer,” “Bulldozer” e “Racer X” dei Big Black di Steve Albini. Adesso potete capire il peso di questo grande produttore-ingegnere del suono!
Tornando a Iain pare che sia morto giovedi per delle complicazioni tumorali al fegato e pancreas. Trasferitosi in Francia, negli anni novanta, fondò i Black Box Studio in Noyant La Gravoyere, da dove elaborò una miriade di produzioni di stampo noise e post-punk influenzando le migliori band del genere: Bhopal Stiffs, Bloodsport, Ministry, the Defoliants, Heavy Manners, the Cows, the Poster Children, the Didjits, Breaking Circus e Jawbox, dEUS, Chokebore, Heliogabale, Klaxons , Prohibition, Shellac , The Ex, Zeni Geva e tra glia ltri i nostrani Angeli, Uzeda e Three Second Kiss.
L’erede di Burgess è sicuramente Steve Albini, suo delfino per molti anni che in un certo senso ha superato il maestro. Questo è quanto ha dichiarato Albini apprendendo della morte del suo mentore:
“Iain è stato un amico ed un mentore, lo considero il responsabile delle migliori cose che mi siano mai successe professionalmente; come succede quando scompare qualcuno di veramente importante, faccio fatica ad immaginare un mondo senza di lui“.
Autore: red.
www.studioblackbox.fr