Dopo 7 anni, ritornano dal vivo i Butthole Surfers, una delle band più perverse e destabilizzanti del post-punk americano.
Dopo una serie di date alla fine del 2008, fra cui una apparizione al prestigioso All Tomorrow’s Parties, un breve tour europeo in Aprile li porterà per una unica data in Italia, a Bologna, sabato 25 aprile.
La formazione con cui si presenteranno sul palco è esattamente quella che li vide protagonisti negli anni 80: Gibby Haynes, Paul Leary, Jeff Pinkus, King Coffey e Teresa Taylor, la stessa formazione che ha registrato album classici come Locust Abortion Technician e Hairway to Steven, lavori che hanno segnato in modo indelebile il nuovo noise americano attraverso una formula che unisce in una sintesi devastante le tendenze noise ed avanguardistiche della no-wave fine anni 70 con la spinta pulsante e distorta dell’hard-core, ma è allo stesso tempo informata dal rock classico e psichedelico.
La saga dei Butthole Surfers nacque nel 77, a San Antonio, Texas, quando Gibby Haynes (futuro cantante dei Surfers) incontrò Paul Leary (futuro chitarrista) al locale Trinity College. Quattro anni dopo i Butthole Surfers avrebbero iniziato una storia fatta di concerti shoccanti ed oltraggiosi, di eccessi lisergici e di dischi fenomenali, incisi per alcune delle etichette alternative piu’ prestigiose (Touch&Go, Alternative Tentacles, Blast First). Abbastanza, ed anche di più, per generare la creazione di un vero culto. Le apparizioni in Italia dei Butthole Surfers sono state rarissime (si contano sul palmo di una mano), e comunque dal 2002 nessuno aveva più potuto godere della esperienza di vedere i Butthole Surfers in azione su di un palco:avere la possibilità di assistere ad un concerto dei Butthole Surfers ci farà capire quanto, ancora oggi, ci sia bisogno di loro.
Autore: red.
www.buttholesurfers.com