Ottimo e devastante esordio per questo duo femminile di Verona, che si diverte a massacrare gli stilemi del miglior indie-rock. Ovviamente soltanto chi ha una certa dimestichezza con certi generi può permettersi di deragliare e frastagliare il math rock, il post-rock ed il garage-rock. Le Amavo se lo possono permettere eccome. Il duo: Silvia Lovo (chitarra e voce) e Anna Lott (batteria) miscelano, spezzettano e rimescolano i vari generi fornendo per ognuno degli otto brani, otto cocktail tutti originali e nessuno uguale ad un altro. Il duo veneto è frenetico ed ossessivo in “Oyster”, appare riflessivo nell¹intro post rock di “Peat and repeat”, ma poi si lasciano andare ad un garage che infine deraglia verso il p-funk, storpiano il boogie come farebbero gli Old Time Relijun in “7 e mezzo”, sono particolarmente spigolose, tanto quanto Stefania Pedretti in “Bad rose” e riescono a fondere con pochi traumi la Blues Explosion e i Boss Hog in “Silence violence violins”. Gran bel debutto per queste due ragazze!
Autore: Vittorio Lannutti