Con quell’approccio così teatrale che si ritrovano, eternamente in crescendo, e quelle musiche un po’ inquietanti – in rete vedo che si parla di punk cabaret, addirittura – caratterizzate dal basso elettrico ben carico e gli ottoni ed il piano subito dopo in evidenza, i Cesarians ricordano davvero i Morphine, e questo singolo contenente due canzoni, che anticipa il CD d’esordio, ce li presenta in una veste notturna, profondamente europea, come i Morphine, che pure europei non erano, sapevano ad ogni modo essere. Due canzoni, ideali lato A e lato B: prima ‘Flesh is Grass’, più melodica, al pianoforte, una ballata noir tra Vinicio Capossela e Tindersticks, con i fiati a ricamare un crescendo di sentimenti che poi esplodono; poi ‘Woman’, una canzone piuttosto acida, con un turbo basso profondissimo, con il cantante Charlie Finke che mostra le sue buone capacità espressive, nel trasmettere cinismo e rancore, anch’essi sentimenti del blues, come l’amore. Buon singolo, che incuriosisce e vale come antipasto per il loro disco prossimo venturo, del quale sul loro myspace trovate anche altre canzoni, oltre a queste.
Annunciati i concerti italiani a Faenza 24.3, Milano 26.3, Fucecchio Firenze 27.3, Villanova Verona 28.3, Pergognaga 29.3, Roma 31.3, Cosenza 2.4, Brindisi 3.4, Coperfino Lecce 4.4, Pescara 5.4, Ferrara il 6.4.
Autore: Fausto Turi