Il surf è un genere che ha vissuto la sua stagione d’oro ormai cinquant’anni fa, quando Lively Ones e Beach Boys iniettavano ritmo e spensieratezza nei giovani californiani e non solo.
Per questa musica, che malgrado le apparenze non è facile da suonare, c’è un certo fermento di giovani gruppi italiani, ed i casertani Bradipos IV sono i primi della classe.
Conosciuti ed apprezzati anche in America, partono da una buona ricerca filologica del passato (la splendida ‘She Devil’s Curse’, la serrata ‘Inseguimento’) e cercano di andare oltre modernizzando il genere senza tuttavia cedere alla banale e diffusa tentazione di sfociare nel punk soltanto per far saltellare il pubblico ai concerti; piuttosto nei loro strumentali ibridano la musica californiana con autoctone atmosfere gà-gà stile Positano anni 50 (‘Night on the Vesuvius’, con la tromba spagnola di Marino Sorrentino, e poi ‘Hey’, ‘Beach Grave’): spensieratezza estiva ‘italian style’, dunque.
Al contrario, la splendida malinconia dell’immortale ‘A Fist Full of Dollars’ di Morricone, o di una ‘Summertime’ da brividi con superfuzz + sassofono, credo renderà attraente il progetto anche per gli appassionati dal palato fine che pretendono cose sofisticate.
Non sò se il genere abbia davvero un futuro che non sia soltanto il jingle pubblicitario o il singolo per l’estate, ma credo vada difeso da svilenti compromessi di mercato; e la migliore strada possibile la indicano i Bradipos IV, quattro musicisti autenticamente innamorati dei suoni fuzz/twanging e difensori a spada tratta delle feste sulla spiaggia. Dategli una chance.
Autore: Fausto Turi