Quel vol. 1 sta ad indicare che ci sarà un secondo capitolo. “L’arte della guerra vol. 1”, terzo disco solista per il chitarrista degli Amor Fou, infatti, sarà seguito da un secondo volume che tratterà lo stesso argomento. Gli otto brani di questo lavoro sono stati pensati e realizzati tra il 2008 ed il 2012, in un periodo in cui Giuliano Dottori ha vissuto molti cambiamenti nella sua vita e nei quali è entrato in contatto con l’opera di Sun Tzu “L’arte della guerra”, da cui il cantautore ha preso molti spunti. Il disco si distende lungo un pop cantautorale avvolgente e morbido, con delicate ballate, in molti casi ben orchestrate. Per sua stessa ammissione è forte l’influenza di Francesco De Gregori, particolarmente marcata nell’ottima “I fiori muoiono quando ci rattrista perderli”. Nel disco c’è spazio anche per rievocare gli anni ’70, negli sperimentalismi nei quali l’ispirazione giunge da Lucio Battisti e dalle colonne sonore di quel decennio ne “La nave”. Il brano più riuscito è “Quando tornerai a casa”, dotato di arrangiamenti degni dell’asse Calexico-Giant Sand, mentre “Estate#1107” è un avvolgente pop-folk sincopato triste, melodico, tragico e coraggioso. In attesa del secondo volume lasciamoci cullare da queste splendide e morbide ballate.
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