Si celebrano ancora i fasti del successo del 2019 Metronomy Forever, per il leader Joe Mount e compagni, eppure già la band di Brighton annuncia un nuovo disco a cui sembra siano in lavorazione.
E intanto, riescono anche a tirare fuori questo intrigante EP, Posse Vol. 1, che raccoglie collaborazioni con Pinty, Biig Piig, Spill Tab, Sorry, Brian Nasty e Folly Group. Una folta schiera di artisti per i quali Mount ha così commentato: “Pensavo che sarebbe stato strano dire, “alcune di queste sono persone che non avevo mai sentito prima”, ma in realtà è un modo così incredibile di incontrare le persone e conoscerle. Ricevere una canzone da qualcuno che non hai mai incontrato prima, ma che è entrato in sintonia con quello che hai fatto e ha fatto qualcosa di incredibile.”
La band inglese, attesa il 9 marzo all’Alcatraz di Milano per la sua unica data in Italia, si prepara così a mobilitare i fan per il nuovo disco, ma al contempo lanciando anche un’esca per un possibile vol. 2 di collaborazioni.
Sta di fatto che i Metronomy, oramai con esperienza più che ventennale di musica elettronica e contaminazioni varie, hanno fatto colpo di nuovo, anche se nel breve ascolto di cinque brani.
Posse è infatti all’insegna della contaminazione: Half an Inch è un rap su base elettronica, 405 è una dolcissima e romantica melodia sussurrata dalla voce femminile, talmente ben confezionata da essere in stile pop anni ’80, mentre Uneasy è praticamente un duetto fra batteria e basso, scandito da voce femminile, che crea un groove amabilissimo, solare e divertito, di stampo squisitamente pop. Out of Touch è una ballata acid, notturna, e Monday chiude l’EP con una composizione alla black MIDI, con Brian Nasty come vocalist a ritornellare in maniera lobotomica il riff vocale su una base di loop ripetuta e volutamente alienante.
Insomma, Posse è un lavoro compiuto, ed anche un’ottima carta di identità per chi vuole conoscere i Metronomy e in particolare l’abilità di Mount di creare atmosfere e melodie intriganti e suadenti da qualsiasi strumento o computer. Oscar Cash col sassofono ma soprattutto Gbenga Adelekan al basso sanno aggiungere il perfetto groove che si mixa con la batteria (prima arte di Mount) del leader, mentre la voce di Anna Prior resta qui sullo sfondo trattandosi di un Ep di collaborazione con altri artisti.
Se questo è l’assaggio del nuovo disco in procinto di uscire a breve, il menù allora si fa davvero interessante!
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autore: Francesco Postiglione