I Retrovolver sono quattro ragazzi della provincia di Verona (oggi in tre, dopo la dipartita del chitarrista Mosé) che suonano un rock melodico, a tratti distorto, che richiama in maniera scolorita gruppi come Nirvana e Pavement (scusate ragazzi ma io gli Afterhours proprio non ce li sento, tanto meno i R.e.m., come scrivete nelle info).
Cercando di dimenticare l’iniziale “Waiting…” (davvero inutile), e volendo tralasciare la registrazione generale non proprio delle migliori (anche per i “canoni” di una demo), le vere pecche dell’album si trovano nella voce del gruppo (in questo caso quella di Jobbè), fin troppo monotona e “qualunque”, e, come al solito, nei testi, a volte davvero un po troppo banali (”ghiaccio contro fuoco, chi vincerà?”).
Intendiamoci, cose carine ce ne sono, come le chitarre di “16/9” o l’esplosione noise della conclusiva “… to give up” (anche se nel complesso il brano migliore resta “d.c.s.r.”), ma davvero non bastano a far riemergere il tutto dal classico “già sentito migliaia di volte” marasma pigro e impersonale.
Questa è la loro prima demo, speriamo in un futuro migliore. Contatti: jobbe78@hotmail.com
Autore: Francesco Renella