Il cantautore e fondatore dei Soft Machine Kevin Ayers ieri ci ha lasciato. Una delle figure più influenti nella storia della psichedelia britannica se ne andato a 68 anni nel Sud della Francia dove viveva da qualche anno dopo molti anni di residenza in quel di Ibiza.
I Soft Machine sono considerati una band chiave della psichedelia, parte centrale della “scena di Canterbury“, a fianco di band come i Caravan, Egg, Gong e Hatfield and the North. La band prese il nome da un romanzo di William Burroughs.
Dopo aver smesso con i Soft Machine nel 1968, Ayers lavorò con artisti del calibro di Mike Oldfield e Brian Eno e pubblicato 17 album da solista. Il suo album più recente è stato The Unfairground (2007), che includeva contributi di membri della nuova generazione psycho-pop britannico e americano: Teenage Fanclub, Neutral Milk Hotel e Gor’kij Zygotic Mynci.
Ayers nacque a Herne Bay nel Kent, ma cresciuto in Asia orientale col suo patrigno, un ufficiale distrettuale nella Malesia britannica.
Curiosa la genesi dei Soft Machine e della conseguente scena di Canterbury: al Simon Langton Grammar School di Canterbury conobbe Robert Wyatt e Mike Ratledge e durante un party, diciamo così eccessivo, nel 1973, Wyatt ubriaco cadde da una finestra e restò paralizzato dalla vita in giù.
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