Milano, domenica, e piove da sabato, ma sembrano passati quaranta giorni e quaranta notti.
Due baresi prigionieri di un appartamento.
Il cd dei Tabulè già dai colori del booklet porta la mente ai riflessi della pietra bianca delle strade di Polignano a Mare, di Martina Franca, di Locorotondo. Anche se non è vero, da quelle parti sicuramente fa caldo e c’è il sole: lo ispirano i pezzi strumentali, con gli arrangiamenti degni di Ry Cooder e la melodia retta quasi esclusivamente dall’organetto come con il migliore Renee Aubry, le armonie vocali di ispirazione rom e macedone, il tango mediato da un mare più piccolo come il mediterraneo di Luci a Sighisoara e Ventana.
Meno male che quel senso di saudade è interrotto da Pizzicarella e da Pizzica di maggio, il tamburello allontanano i cattivi pensieri: si balla.
Fuori piove ancora, non c’è niente da fare: a parte rimettere il disco daccapo.
Autore: Massimiliano Zambetta