Se hai a che fare ogni giorno con una città caotica, rumorosa, sporca e violenta come Napoli, non può non venirti in mente di fuggire, anche solo con la mente, in un posto migliore. O perlomeno più tranquillo, dove i ritmi sono più umani, l’aria è pulita e gli unici rumori sono quelli della natura.
In campagna, ad esempio. Tra spighe di grano, aratri e placide mucche che fanno riecheggiare nell’aria il suono dei loro campanacci.
Saranno stati spinti da un analogo “desiderio di fuga”, i Gentlemen’s Agreement, tra le migliori formazioni underground napoletane degli ultimi anni, che hanno deciso di immergere la loro musica in scenari (reali? Immaginari? Cosa importa?) rurali senza tempo.
Il risultato è un country-rock-blues solido ed efficace, alieno rispetto alle mode effimere: un Ep costituito da cinque pezzi validissimi, tra canzoni suonate in punta di dita, delicate a sfuggenti (“Miserly Monica Vitti”), arrangiamenti assai interessanti (il basso che “duetta” col glockenspiel in “Fever all during the day”, ad esempio), melodie struggenti che sembrano uscire dal grammofono della bisnonna (“Train goes by”), felici incontri tra il dolce suono del cavaquinho e i colori di una ballata western (“Blonde country girl”), e soluzioni sonore semplici e d’impatto, costruite su solide strutture voce/chitarra/basso/batteria (“Mary’s brother”) …
Con la primavera la campagna è più bella. Cosa aspettate a regalarvi una gita fuori porta? Ora avete anche la colonna sonora ideale…
Autore: Daniele Lama daniele@freakout-online.com