Con ritardo di qualche mese, scriviamo dell’uscita di questo disco tedesco di dance music certo non destinato a rivoluzionare il genere, ma a far ballare parecchie persone, questo si. La musica di Mohr, 45enne di Francoforte residente a Colonia al suo esordio sulla lunga distanza dopo quattro-cinque Ep pubblicati negli ultimi anni, non la si può definire banale e commerciale a tutto tondo, grazie ad alcune buone idee, alle contaminazioni dub in ‘Spellbound’ e ‘Mellowmoon 2’ e a qualche risvolto funk che in futuro, credo, vada approfondito, nonchè ai frequenti cambi di ritmo e traiettorie, ma è pur vero che il dj tedesco non mostra la creatività a tutto campo di quel geniaccio esploso di recente che è Holden, nè la freschezza della connazionale Barbara Morgenstern, e non sembra capace, o comunque interessato, ad approfondire sui suoni più di tanto. Così la “vendetta” di cui parla il titolo, e l’immagine gotica in copertina – entrambe richiamano ‘Trickmixer’, precedente pubblicazione 12” dell’anno passato, con copertina simile – sembrano più ironiche che pesate, ed è tutto da vedere se Mohr riuscirà con questo lavoro a guadagnarsi il successo di pubblico e critica che finora non ha ancora avuto, malgrado l’età non più giovanissima. L’aspetto positivo del lavoro sta nella compattezza, nella mancanza di strappi, nella possibilità di riconoscere sempre la mano dell’autore, e non è cosa da poco data la lunghezza estrema del lavoro: 74 minuti oramai rappresentano una durata, ahimè, standard, per i dj, malgrado ciò significhi che ognuno dei 9 pezzi di questo disco si mantiene in media sugli 8 minuti: e mi sembra decisamente troppo…
Tra tanto nightclubbling piuttosto ‘facile’, spicca solo ‘Assonja Swynja’, dance/trance che per lo meno si stampa nella testa, e ‘Lucky Go Wild’, per lo stesso motivo, un po’ videogame ma di possibile successo commerciale.
Tra le poche cose più impegnate, ‘Schaben’ mi colpisce: qui c’è un impegno ed una cura maggiori sui suoni, e ne esce fuori una buona sfida underground drum’n’bass di 7’26”, che non ha paura di annoiare l’ascoltatore con una trama ripetuta senza variazioni o crescendo.
Autore: Fausto Turi