Diversifica sempre più le proprie pubblicazioni, l’etichetta milanese Wallace Records, e con questo Fear the Windows – edito insieme alla francese Ronda Label – s’avventura nel campo dell’avanguardia elettronica.
[1] Kilo of Black Bondage è l’unione degli sforzi di tre artisti francesi che si frequentano da due anni in studio e nei concerti: Aka_Bondage, bassista e manipolatore elettronico che suona nei Colder e nei Permanent Fatal Errors ed accompagna in tournèe l’inossidabile ex voce dei Can, Damo Suzuki; poi Black Sifichi, dj, cantante dall’humor nero dei Tempsion specializzato in spoken word; infine Somekilos, batterista e musicista elettronico in My Own e 2Kilos & More.
Il disco è prodotto da Norscq (The Grief / Colder / Von Magnet) ed è inquietante e macchinoso, richiama il genere “industrial” già dalla copertina disumanizzata, e consiste di 9 tracce fatte di racconti in lingua inglese che poggiano su tappeti elettronici interessanti perchè slabrati, realistici e futuristi: i tre dj si sforzano – con la tecnologia moderna, beninteso – di ottenere un suono analogico, caldo, e ci riescono bene; mi ricordano molto i lavori sperimentali della musicista israeliana Meira Asher, o persino di Aphex Twin, negli strumentali.
E si respira aria di b-movie anni 50 grazie ai citati suoni retrò, con i protagonisti delle storie che sembrano comunicare tra loro in “mono”, attraverso transistor e walkie-talkie disturbati; favole trucide in spoken word, costellate di gente armata e fuori di testa, ma il risultato complessivo, malgrado coinvolga, risulta memorabile solo in qualche episodio. Tra le cose migliori del disco c’è la traccia video ‘A Bark for Fate’, giocata sulle immagini ripetitive ed ipnotiche che vediamo scorrere davanti ai nostri occhi guardando fuori dal finestrino di un’auto in corsa.
Autore: Fausto Turi