A due anni dal discusso “Sunbather” i Deafheaven pubblicano un lavoro più definito nel quale sono maggiormente evidenti le attitudini metal e sludge mentre passa in secondo piano l’elemento black metal. “New Bermuda” è costituito da cinque chilometrici brani che vanno dai quasi otto minuti e mezzo agli oltre dieci. Il primo brano “Brought to the water” è uno strano incrocio tra gli ultimi Swans e i nostrani Bologna Violenta, si tratta di uno speed hc con una chitarra che cesella che gradualmente lascia posto a momenti meno tellurici e di maggiore apertura. Il brano successivo “Luna” è dotato di un ritmo techno perdifiato con una voce sprofondata negli inferi, al contrario di quanto avviene in “Baby blue”, che parte rilassata per poi lentamente giungere ad una tensione insostenibile. Negli ultimi due brani i Deafheaven prima si mostrano insofferenti e frustrati (“Come back”) e poi scendono negli inferi della disperazione (“Gifts for the earth”). Catarsi e disperazione, tensione e frustrazione sono gli elementi di un lavoro forte e che non lascia indifferenti.
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autore: Vittorio Lannutti