Dopo i lavori solisti di Emma Pollock, tocca all’altro The Delgados, Alun Woodward uscire alla scoperto con il suo nuovo progetto Lord Cut Glass. Sempre fedele a casa Chemikal, dalle cui porte ultimamente sono usciti dischi notevoli quali quelli di De Rosa e The Phantom Band, il buon Alun ci delizia con un disco che rimanda sì ai suoni della band madre, ma qui rielaborati con ulteriori contaminazioni. Se quindi gli ultimi The Delgados abbracciavano definitivamente i lidi pop, Lord Cut Glass usa la struttura pop, per poi contaminarla con un’infinità di altri generi, compresi suoni classici, echi 50’s, paesaggi morriconiani e chitarre esotiche. Il moniker Lord Cut-Glass aveva già preso forma nelle ottime compilation “Ballads Of The Book” su Chemikal Underground e “Worried Noodles” su Tomlab. Si tratta di un album inizialmente concepito per una vera e propria band, ma che Alun ha preferito suonare ed arrangiare integralmente da solo, eccezion fatta per la batteria dell’altro ex-The Delgados Paul Savage e per alcune parti studiate appositamente per un gruppo di musicisti classici della scena di Glasgow. Un album eccellente!
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