Ecco dunque il secondo album solista di Charlotte Hatherley; il primo, del 2004, era intitolato ‘Grey will Fade’. Ex chitarrista dei nordirlandesi Ash, Charlotte Hatherley si è avvalsa, anche in questo disco, come nel precedente, di un forte contributo, in fase di produzione, del polistrumentista Rob Ellis (PJ Harvey, Marianne Faithful), ma anche di Andy Partridge (Xtc), e ha scritto le 12 tracce proprio qui in Italia, per poi registrarle al Red House Studio di Senigallia, in provincia di Ancona.
La bella e svampita Charlotte Hatherley suona punk rock, arricchito però da una produzione intrigante, pop, molto curata, e se il genere in questione è per la verità piuttosto inflazionato, la Hatherley emerge soprattutto per le doti di scrittura, molto buone, che spesso portano alla mente il pop britannico di fine anni 60 dei Kinks, o del Paul McCarthney di ‘Sgt.Pepper’, con ritornelli calamita rigogliosi, arricchiti infatti da cambi di tempo ed armonie a più voci molto efficaci, qualche volta al limite del bubblegum rock’n’roll, altre volte invece eleganti e ricercate; la Hatherley infila, così, una serie considerevole di potenziali singoli, tra i quali gli imperdibili ‘I Want you to Know’ e ‘Roll Over’ – istantanei inni minori del punk rock, supportati da chitarre sostenute e piuttosto cazzute – ma soprattutto le più lente ed articolate ‘Again’, ‘Wounded Sky’, ‘Behave’, ‘Dawn Treader’, vere prelibatezze pop, nelle quali, col contributo anche di vari session man italiani su strumenti non propriamente rock (trombone, violino, tromba, viola, sax…), e tastiere molto presenti ma sobrie suonate da Ellis, mette in pratica più ambiziose composizioni, per mostrare di non essere una Avril Lavigne qualsiasi, e di essere qui per restarci. Voce dunque spesso raddoppiata, con cori e controcanti, su ritmi vari, e testi – leggibili nel booklet – che parlano tutti d’amore.
Dobbiamo dire che ‘The Deep Blue’ è superiore al precedente disco del 2004, molto più curato, e se Dolores O’Riordan (ex Cranberries) e Nina Person (Cardigans) sono ad esempio artiste profondamente affini, ci prendiamo il rischio di scrivere che al momento, Charlotte Hatherley, viaggia spedita più delle colleghe, lontana da appagamenti e crisi creative di sorta.
Autore: Fausto Turi