Torna sulle scene Mathias Modica, genio italo-tedesco dell’electro-dance di stanza a Monaco, nonché socio fondatore della seminale etichetta Gomma Records, con quello che si candida ad essere senza dubbio uno dei dischi dell’anno.
Ad aprire le danze, un singolo micidiale, “Live Fast! Die Old!”, con la voce di Asia Argento (si, proprio lei!) che si contorce, rivestita di lustrini dance ’70, tra voluttuosi synth analogici, bass-lines irresistibili ed un ritmo resuscita-morti.
Nel disco s’intrecciano con naturalezza spiazzante riferimenti retrò (richiamando alla mente la Monaco capitale mondiale della musica dance dei tempi di Giorgio Moroder) e pulsazioni ultra moderne; sonorità psichedeliche e calore afro-beat; scalpitanti bassi funk (come quello suonato da Matty Safer dei Rapture in “The Rat Race”) e frivolezze pop (“Down in L.A.”); dissonanze kraut e rimandi al big beat anni ’90; ripiegamenti downbeat (la fosca “Bohemien Mud Strut”) alternati a sferzate di house acida (“Monopteros”). Il tutto è avvolto da valanghe di sintetizzatori analogici e atmosfere misteriose e seducenti. Lontano anni luce sia dalle tentazioni modaiole che dalla ripetitività sterile delle produzioni pensate esclusivamente per il dancefloor, “Cloudbuster” è un disco stratiforme, dove è possibile ritrovare ardite sperimentazioni sonore anche nei brani apparentemente pensati solo per farci ballare. Da standing ovation.
Autore: Daniele Lama