A trentacinque anni dalla loro nascita i Sick Rose pubblicano il loro settimo album, per la prima volta senza cover. “Someplace better”, infatti, contiene undici tracce esclusivamente scritte dal gruppo. Prodotti da Ken Stringfellow (REM, Posies, Big Star, Marky Ramone Band), i Sick Rose in questo lavoro si muovono lungo il crinale tra power pop e il garage rock degli esordi.
La struttura delle tracce è molto stabile ed emerge una vena pop collocando questo disco nel filone dell’asse Smiths-REM, seppure in qualche occasione si tratti di alt-pop (“How to be your friend”), il più delle volte il sound è piuttosto canonico (“Anyway”, “Milk and honey”). In un paio di brani il sound è decisamente rock, con venature pop e schegge punk come in “Sweet as a punch”, oppure diventa quasi paisley underground in “Childhood dreams”. Un lavoro dalla forte impronta vintage, d’altronde al quintetto non ha mai interessato seguire le mode, dato che ha sempre preferito nel posto giusto al momento sbagliato!
autore: Vittorio Lannutti