“Doggerel” è l’ottavo album in studio della band guidata da Black Francis e si caratterizza subito per avere poco o niente della verve punk che contraddistingue la band di Boston. La struttura dei nuovi brani verte principalmente verso l’alt-indie-pop. Il lavoro è come sempre frutto della mente del leader che ha presentato agli altri tre membri una quarantina di brani su cui gli altri sono intervenuti per suonare, ma per la prima volta il chitarrista Joe Santiago ha contribuito alla scrittura di due brani,; si tratta di “Dregs Of The Wine” e del testo di “Doggerel”. Se il batterista David Lovering e la bassista Paz Lenchantin hanno confessano di essersi sentiti rinvigoriti dal processo di composizione e di preparazione delle canzoni, cosa che è stata evidente nel concerto di questa estate a Imola, la cosa non traspare appieno dall’ascolto del disco. I cambi di registro stilistico cui i Pixies ci hanno abituato in questi dodici tracce risultano stucchevoli e poco azzeccati. Pochi quelli che spiccano: la tesa e densa “Nomatterday”, la serrata “Dregs og the Wine” e a mala pena “You’re Such a Sadducee”. Per il resto non convincono affatto l’eccessiva melodia presente in “Thunder and Lightining”, l’indie-pop-alt di “Get Stimulated” e “Pagan Man” che ha molte potenzialità, ma non decolla mai restando in un’ipocrita rassicurante ballata pop. Speriamo che in futuro i Pixies sappiano fare meglio.
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autore: Vittorio Lannutti