I tre Africa Unite – Madaski (dub desk) Paolo Baldini (basso) e Papa Nico (percussioni) – con questo progetto dal sicuro respiro internazionale – tra l’altro con testi cantati tutti in lingua inglese – si sono guadagnati una certa reputazione, nei live set in giro per l’Italia e l’Europa, ed ora incidono la propria musica nel presente doppio CD autoprodotto che, come fosse un manuale del dub, sviluppa in pratica tutte le possibilità che questo genere di musica offre; non tanto – o non solo – di canzoni, è fatto il dub, quanto anche di uno studio senza fine sul suono, elettronico e non, e sulle sue possibilità, ed in ‘Dub ex Machina’ si va dal reggae al drum’n’bass, alla trance, minimal, fin quasi ai confini di dance e techno, in un viaggio però estenuante: quasi due ore di elettronica distribuita su due dischi… troppa, francamente, ma del resto in linea con questo tipo di progetti, sempre dilatatissimi, nella durata. Ospiti vari, quasi sempre amici di Madaski e soci, in giro del resto da vent’anni, e dunque conosciuti e rispettati anche a livello internazionale: ci sono Zion Train, Jah Son, Giallo, Dubdadda, Prince David, LN Ripley, Rankin’Alpha dei Dubital e l’immancabile Bunna.
Gli episodi reggae, selezionati, avrebbero costituito un notevole album giamaicano commerciale, mentre le prolisse divagazioni dubmaster, isolatamente sono pure interessanti – e per chi smanetta a campionare suoni, o fa il dj nei nightclub, saranno una manna, ed una miniera di suoni e idee – ma nel complesso, i due dischi, dopo due ore d’ascolto, ti lasciano piuttosto sfinito.
Autore: Fausto Turi