Terzo lavoro per il quartetto italo-americno che è in forma più che mai. Devastano l’ascoltatore con una miriade di feedback, noises, tra sperimentazioni, tensioni e soprattutto tanto avant-noise. Il risultato è un lavoro diabolico, infernale, che scuote e travolge non lasciando indifferente nessuno. In questo nuovo capitolo il quartetto ha subito un importante cambio di formazione, dato che Pierpaolo Capovilla è stato sostituito al basso dall’ottimo Andrea Lombardini, il cui lavoro è fondamentale e complementare a quello degli altri tre: Eugene Robinson, Xabier Iriondo e Franz Valente. Il disco si apre con il tesissimo doom dilatato “Horntes” in cui Robinson si esprime con un lento e disperante spoken word, che fa da ‘quiete prima della tempesta’, che poi arriva con “When God Used a Rope” un travolgente noise-blues martellante e stridente in cui gli Stooges soddisfano le inquietudini del Nick Cave più tossico e selvaggio.
Per “It’s All Mine” il quartetto vira verso un martellante riff strascicante e ipnotico la cui tensione e i feedback di Lombardini e soprattutto di Iriondo evocano echi di math chicagoano in un’orgia con i primi Sonic Youth. In “Crack Shoot” i nostri ospitano ai cori Kasia Meow,che svolge la funzione di provare a spezzare la tensione in un brano in velocità che esonda di ansia e disperazione. Con “Stocklock” Robinson ci porta nell’inferno privato implodendo tra chitarre che stridono e la batteria di Valente che martella a momenti alterni. Con l’infernale “Roll Call” i Buñuel con una ritmica rocambolesca e travolgente, e con Robinson che canta in modo non lontano da Capovilla, non fanno prigionieri! La dilatata e melvinsiana “When We Talk” è un crogiolo di tensione, disperazione, isterie di paure mistiche che evocano la parte finale de “La casa di Jack” di Lars Von Trier. Animalesca, bestiale, eccessiva e shellacchiana è “A Prison of Misured Time”, mentre “For the Cops” è una traccia che parte lenta, cresce progressivamente e si avvita su noises circolari. Chiude il lotto “Even the Jungle”, anch’essa dilatata e lunga. Un lavoro egregio nel suo essere senza compromessi, estremo e magistralmente noise.
https://profoundlorerecords.com/bunuel-announce-new-album-killers-like-us/
autore: Vittorio Lannutti