Scrittura ben calibrata, un paio di brani discreti in scaletta (“Quartino” con la scartavetrata iniziale di basso e le seguenti svisate di tastiere e chitarra, “Chiara” e le sue stoccate psicadeliche…), testi in italiano a raccogliere flash di pallide solitudini e di storie d’amore a pagamento, suoni a mio avviso non abbastanza taglienti e mai veramente esplosivi per questo album di debutto intitolato “Con tutto l’amore del mondo”.
I quattro E.Drunks mescolano suggestioni new wave (chiari retaggi dei Cure in “Nuda” e “Unimog”) con facili soluzioni electro-rock, senza disdegnare quelle spinte danzerecce che fanno tanto punk-funk (“Supermario”, “L’altra faccia di Madonna”). Prova tutto sommato da non disprezzare, ma che si perde nel gran calderone delle uscite pubblicate dalle tante bands affollanti lo stivale.
P.S.: Una versione promo del disco è scaricabile dal sito della band.
Autore: Guido Gambacorta