Il soul è una materia tanto antica quanto eterna. Quando è di buona qualità poco importa che le canzoni di un disco non siano autografe ma semplici reinterpretazioni, proprio come in questo nuovo lavoro firmato Bettye Lavette.
La signora del soul festeggia i propri cinquanta anni di carriera con una serie di cover che omaggiano la tradizione americana, partendo dai classici come Bob Dylan, Neil Young, Patty Griffin e finendo ai contemporanei The Black Keys e Gnarls Barkley.
Tutto ben confezionato, senza nessuna patina ed edulcorazione a laccare un’operazione tributo che vive di propria vita e pulsa un sangue caldo come pochi.
La voce su tutto, appoggiata ad architetture solide ed equilibrate che rispettano la natura dei brani. Un gran bel sentire dalla prima all’ultima nota di un lavoro che ha i connotati del grande classico senza tempo.
Nessuna ambizione a inventarsi niente, solo un puro esercizio di grande stile e classe infinita.
Tra un disco di indie rock e qualche nuova sensazione di folk psichedelico, tutti dovremmo concederci una passeggiata in questi territori sensuali ed eleganti. Bettye Lavette celebra ad ogni disco la propria personale rinascita. E noi le siamo infinitamente grati.
Autore: Enrico Amendola