Perfume Genius si contraddistingue per una semplicità nella forma compositiva combinata ad un onestà nei testi e nell’interpretazione disarmante, per cui via con un’illustrazione baroccheggiante extra-contemporanea so much new media aestethics.
Poi ‘sto album tendente al glam in un ottica piena di intermezzi lunari intimi come di tradizione, ma feroce nel caso di Queen, carico di echi e lirismo, o horror come nel caso di My Body/Grid è decisamente un piccolo capolavoretto.
Nell’estrema luce, le tenebre risplendono su superfici riflettenti che ben rappresentano il moto cangiante di questi tempi in cui tutto viene messo in discussione, sesso biologico compreso, ma la domanda
“Don’t you know you’re Queen?”
è l’unica che in realtà suona retorica, un giusto friendly reminder.
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Autore: tesi_antitesi