James Siegfried, il James Brown bianco, è stato colui che meglio ha rappresentato lo spirito della no wave newyorkese: profanare i cadaveri del rock, del jazz e del funk tradizionali reinventandone lo stile e l’utilizzo stesso degli strumenti.
Ma per far questo era necessario avere piena consapevolezza di quanto l’aveva preceduta. Il nuovo disco dimostra come dietro il desiderio – la necessità – di avanzare verso il nuovo, l’inaudito, c’era comunque l’amore e il rispetto per un’età dell’oro che a sua volta è stata un elemento di rinnovamento culturale e rivoluzione sociale.
In particolare, i brani di questo disco omaggiano in modo evidente le colonne sonore dei vecchi film americani, e tutto quel mondo duro e decadente, ma allo stesso tempo eccitante ed avventuroso, da loro rappresentato.
Dice lo stesso James: “the stuff I’m doing now is very influenced by Film Noir. The new album actually has a few songs named after movies. Like, “The Set up,” “The Street with no Name.” The song “Down and Dirty” was kind of inspired by a scene in The Man With The Golden Arm where Frank Sinatra deals the cards and says, “Here they come now, down and dirty.”
E “Down and Dirty” era appunto il titolo della prima versione di questo album, uscito inizialmente in cd solo in Giappone nel 2006 per la Wind Bell, poi riproposto in Europa dall’etichetta francese Le Son du Maquis con in titolo “The Fix is In” (anche questa una traccia dell’album); infine nel 2010 la collaborazione tra Interbang e Maquis ha dato vita a due versioni in vinile, una italiana e una francese (con copertine differenti), entrambe in edizione limitata di 500 copie.
Per questo progetto jazz & r’n’b, generi a cui è affezionato fin dall’adolescenza, James ha pensato bene di circondarsi di un nutrito numero di musicisti (in “Devilish Angel” c’è anche un cameo di Pat Place dei Contortions), come a ricreare una vera jazz band anni ’30/‘40.
Un James Chance inedito insomma, ora elegante, ora languido, magari un pò ruffiano, di certo nostalgico, finanche malinconico – che si confronta con la tradizione e la melodia convenzionale (“a liberation from freedom” la chiama), con le sue passioni giovanili, con i miti del suo passato, e con le atmosfere noir delle vecchie vie newyorkesi in cui vive, “that streets with no name where the fix is always in” – come a chiudere un cerchio stilistico e emozionale tutto interiore per definire una dimensione in cui sentirsi a proprio agio, “a kind of heightened hyper-reality that is often more real to me, and centainly more true, than the affectless flatness of our so-called “new” millennium”.
Tracklist:
Side A
01. Down and Dirty
02. Devilish Angel
03. The Fix is In
Side B
01. Street With No Name
02. Blonde Ice
03. Chance’s Mood
04. The Set Up
Autore: red.
www.interbangrecords.com/artists/jameschance/