Manca poco alla XV edizione di “Linea d’Ombra-Festival Culture Giovani” (13-18 aprile 2010), che quest’anno prova a sondare il tema dell’identità nelle culture contemporanee, leggendolo attraverso vari linguaggi. In particolare cinema, musica e performing art. Per sei giorni nel centro storico di Salerno – tra il Complesso Monumentale di Santa Sofia, la Chiesa dell’Addolorata e il teatro Augusteo – il festival diretto da Peppe D’Antonio e Agostino Riitano ospiterà artisti, attori, musicisti, performer e giovani da tutto il globo in cerca di contenuti contemporanei: visioni inedite, dance minimale, spettacoli teatrali, concerti rock, workshop, incontri, retrospettive.
Sei i film finalisti in concorso per la sezione “Passaggi d’Europa”, presentati in anteprima per l’Italia: “Bollywood Hero” di Diederik van Rooijen (Olanda), “C’est Déjà L’été” di Martijn Maria Smits (Belgio), “Friendship!” di Markus Goller (Germania), “Nothing Personal” di Urszula Antoniak (Irlanda), “The Disappearance Of Alice Creed” di J Blakeson (Gran Bretagna), “Zero” di Pawel Borowski (Polonia). In concorso per “CortoEuropa”, 20 cortometraggi di finzione realizzati da autori europei. Le opere sono giudicate da una giuria formata da 300 giovani, selezionati in collaborazione con le maggiori scuole di cinema italiane, belghe e irlandesi, e da universitari salernitani.
Il tema dell’identità trova una forte declinazione in tutto il programma di “Linea d’Ombra”. Per la retrospettiva dedicata al cinema rumeno vengono presentati “La morte del signor Lazarescu” di Cristi Puiu, “A est di Bucarest” di Corneliu Porumboiu, “Francesca” di Bobby Paunescu, “Racconti dell’età dell’oro” di Cristian Mungiu, Ioana Uricaru, Hanno Höfer, Razvan Marculescu, Constantin Popescu, “Love Sick” di Tudor Giurgiu, “4 mesi, 2 settimane, 3 giorni” di Christin Mongiu, “Il concerto” di Radu Mihaileanu, “Police, Adjective” di Corneliu Porumboiu. L’omaggio al cinema rumeno si conclude con il focus intitolato “Identità a confronto: Italia–Romania andata e ritorno”.
Per la sezione Performing Art, il collettivo 320 chili – compagnia di circo contemporaneo – presenta mercoledì 14 aprile “Invisibile”, il Tony Clifton Circus (giovedì 15) lo spettacolo “Rubbish Rabbit”, mentre la compagnia ravennate Fanny & Alexander (venerdì 16) “Emerald City”, per la regia di Luigi De Angelis. L’irriverente Antonio Rezza porta in scena il suo ultimo lavoro “7-14-21-28” con Ivan Bellavista, sabato 17. Atteso, poi, l’itinerante progetto video-fotografico “Razza Umana/Italia”, sulle diverse morfologie e condizioni umane, ideato da Oliviero Toscani con La Sterpaia. Fuori concorso si tiene “La Notte dei Mutanti” (16 aprile), una maratona riservata a 120 spettatori disposti a sfidarsi trascorrendo un’intera notte all’insegna di film che hanno come tema la mutazione (genetica, sociale, d’identità): “Face Off” di John Woo, “District 9” di Neill Blomkamp, “Il bacio della pantera” di Jacques Tourneur, “Frankenstein Junior” di Mel Brooks, “Memento” di Christopher Nolan, “Tetsuo: the Iron Man” di Shinya Tsukamoto, “Inseparabili” di David Cronenberg. Lo spettatore più attento, alla fine delle 12 ore di visioni ludiche, sarà premiato con 500 euro. “Avatar” di James Cameron, “Dorian Gray” di Oliver Parker e “Milk” di Gus Van Sant sono invece le pellicole del “Progetto Scuola”, destinate agli studenti degli istituti del territorio. Mentre “Chez-moi” è il titolo del laboratorio del collettivo Hypertopia, in collaborazione con l’Università di Salerno, sull’integrazione e i percorsi multietnici giovanili.
Infine lo scrittore Diego De Silva tiene un workshop sulla costruzione del personaggio nella narrativa e nel cinema. Ogni sera, inoltre, al ClubFestival l’appuntamento finale dove musicisti, sound designer e dj internazionali si alternano a giovani artisti salernitani. Tra gli ospiti, Atom tm al secolo Uwe Schmidt (meglio conosciuto come Señor Coconut) e il duo anglo-brasiliano Tetine il 14 aprile; i Notic Nastic da Berlino/New York e Bruno Pronsato aka Steven Ford da Seattle giovedì 15; la californiana Dani Siciliano – vocalist e musa di Matthew Herbert – e il progetto Pantha du Prince del produttore tedesco Hendrik Weber (sabato 17). A chiudere, domenica 18, il trio parigino di house-experimental-acustica dOP e l’electro-funky del dj argentino Ernesto Ferreyra. Quale anteprima dell’intero cartellone, lunedì 12 aprile, al campus universitario di Fisciano, il concerto dei Sick Tamburo, band che suona indossando passamontagna e celando la propria identità.
“Linea d’Ombra-Festival Culture Giovani” è organizzato dal Comune di Salerno, co-finanziato dall’Unione Europea, dalla Regione Campania e dalla Provincia di Salerno.
Autore: red.
www.festivalculturegiovani.it