In principio si chiamavano Good Fight, ma ora, liberati dai rimasugli della band, Adam Montgomery e il fido Ben Robinson prendono una strada musicale comune, e sotto il moniker Sullivan & Gold danno alle stampe For Foes, debutto indie-pop solitario e malinconicamente stabilizzato tra armonie, atmosfere nebbiose e le sembianze di poco lontani Fleet Foxes o Iron & Wine, dieci tracce dal cuore suggestivo e portatrici di un listening strutturato e dolciastro che piace a primo acchito.
E appunto in queste tracce si può anche apprezzare una delle più compiute e mature espressioni della contemporanea struggenza d’autore, la progettualità di un canto che non nasconde di riconoscersi in solismi teneri e grondanti di pace interiore, una piccola gemma di bellezza assoluta carica di pathos, arpeggi acustici, tasti, voci, controvoci, falsetti e mid-tempo e che brilla sottofondo, come un alba timida di accoppiarsi al sole che verrà. Disco da ascoltare prettamente in compagnia di un cuore aperto, anche il minimo indispensabile, poi quello che ve lo riempirà fino all’orlo saranno – tra le tante – la ballata alla Bee Gees Changing, la spennata Donoviana che istiga People Talk, il cristallino gioco di fingerpicking Don’t stand in line e la sinuosità elegante di All of my brothers, fintanto che il vostro animo si ritroverà molto più ingrassato da tanta beatitudine fatta musica.
Purezza adamantina in transito.
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autore: Max Sannella