13 anni, 4 dischi e circa 30 singoli dopo, è giunto il momento per gli scozzesi Swayzak di autocelebrarsi con una doppia raccolta che da una parte sintetizza la loro attività di remixatori su brani altrui e dall’altra va ad esplorare gli scaffali d’archivio pescando 10 brani completamente inediti. Non siamo perciò di fronte al vero e proprio successore di “Loops from the Bergerie” – splendido disco del 2004 focalizzato su raffinate strutture deep-house elaborate in mai banali pop-songs avvolte da ipnotici dance-grovees – ma questa valida antologia colma l’attesa in maniera quanto mai appagante.
Tra i dieci remixes segnalo il trattamento electro riservato ad “Acoustiques paralleles” dei Quark, “Tic toc” di Will Saul ed Ursula Rucker trasformata da una serie infinita di strappi e spasmi, gli innesti techno su “Random access memory” dei tedeschi Bergheim 34, sfaccettature di dub bianco per “People of the book” dei Systemwide.
Le “rarities” incluse nel secondo cd, anch’esse dieci, sono state composte tra il 1994 e il 2005: dal corpo mutante di “I love Lassie” fino al vortice house di “Mike up your mind”, passando attraverso l’atmosfera spacey di “If I didn’t care” e la struttura geometrica di “Wavemail”, viene documentata una vicenda artistica di sicuro spessore.
Autore: Guido Gambacorta