Roger Miret è il cantante degli Agnostic Front – gloriosa e rispettata hardcore band newyorkese in giro dal 1983 e transitata di recente senza trovar pace da Epitaph ad I Scream e poi a Nuclear Blast –, ed ora impegna il suo nome e le sue doti in questo side-project punk’n’roll che lo vede coinvolto anche alla chitarra assieme a 3 brutti ceffi – con i quali rivaleggia in quanto a tatuaggi – a nome Disasters.
Rispetto al suo gruppo madre qui Roger può rallentare i ritmi e lasciarsi andare al divertimento quasi fosse in libera uscita vacanziera: l’aria che si respira nel disco è quella di quattro amici infatuati di Ramones e Bad Religion che suonano pedissequamente – ma, beninteso, senza la fantasia ed il sense of humor dei maestri – e per il proprio piacere una musica che è americana fino al midollo; orgoglio a palate e grande nostalgia per un passato da teppisti di strada (‘1984’), inni punk con ritornelli urlati a più voci (‘Loud and Proud’), storie di risse tra gang newyorkesi (‘Riot Riot Riot’) e di piccoli delinquenti che si risvegliano al mattino dietro le sbarre (‘Hooligans’, ‘Street R’n’R’), persino una disillusa invettiva contro terrorismo, Stato, mass-media e chiesa che magari esprime bene il pensiero confuso dell’americano medio in questi tempi difficili (‘Kill for Cash’).
30 minuti esatti spalmati in 13 canzoni che dovrebbero interesserare in primis i fan più completisti degli Agnostic Front, ma anche coloro i quali seguono il punk melodico italiano di Derozer, Persiana Jones, Pornoriviste & C.; rischia invece la delusione chi tra voi cerca indomitamente novità, ardimento e pericolo vero… ma per costoro, del resto, ci sono sempre gli Agnostic Front.
Autore: Fausto Turi