Ecco la raccolta che celebra un gruppo poco fortunato dell’underground italiano italiano degli anni 90: i Dorian Gray.
A 6 anni dallo scioglimento, i “Tempi Supplementari” vogliono offrire memoria di ciò che fu, pescando qua e là nei tre dischi che la band sarda pubblicò, e ci sono anche due inediti: ‘Anni Striscianti’ e ‘Blu Cobalto’, ed un videoclip, di cui dico più avanti.
I Dorian Gray avrebbero meritato più attenzione, quando erano attivi, e ciò malgrado bisogna riconoscere che la loro psichedelia, carica di chiaroscuri new wave e suoni industrial non avesse alcuna speranza di far presa sul grosso del pubblico underground, che all’epoca seguiva – tutti noi, diciamoci la verità, anche coloro che ora sbavano per gli Interpol… – il grunge ed il crossover.
Nell’epoca in cui Csi, Litfiba, Marlene Kuntz ed Afterhours riuscivano, in una certa misura a sfondare il muro della nostra sonnolenta cultura popolare, c’è stato chi, malgrado i consensi di critica (i nomi? Ritmo Tribale, Massimo Volume, Diaframma, Dorian Gray, appunto) non ha avuto la stessa capacità. Poi si sa come vanno certe cose: frustazione, litigi tra i componenti del gruppo, tentazioni commerciali alle quali chi resta decide di resistere… i Dorian Gray persero pezzi lungo la strada, poi si sciolsero.
Questo disco dura 31:20 minuti, e contiene 7 canzoni che sintetizzano l’evoluzione della band: al brodo iniziale di oscura psichedelia e wave, con riferimenti ad Area e Doors, si aggiunsero poi massicce infiltrazioni industrial, che trasformarono i Dorian Gray, per un certo periodo, in un indigesto intruglio tra Cabaret Voltaire e Pankow.
La conclusiva ‘Re per una Notte’ rappresenta infine gli ultimi mesi di vita del gruppo: cantato da “crooner” maledetto di Davide Catinari – Jim Morrison italiano – su un delicato pianoforte.
Due parole infine sul videoclip di 4:20 girato in Cina, contenuto nel CD: ‘Luglio, Agosto Settembre Nero’ è la cover degli Area che i Dorian Gray presentavano dal vivo durante la loro tournèe cinese del 1992, dove il gruppo italiano era stato invitato dallo stesso governo della Cina per fare 8 date; ma dopo le prime 5 il tour dovette terminare causa i disordini che i giovani cinesi provocavano durante gli show, presi a pretesto per chiedere più libertà al potere. Erano trascorsi solo 3 anni da Tien-an-Men.
Autore: Fausto Turi