“Knives Don’t Have Your Back” è il debutto solista di Emily Haines, cantante dei canadesi Metric (nonchè spesso ospite dei Broken Social Scene). Un disco che si distacca notevolmente dallo stile scoppiettante della band-madre, prediligendo atmosfere intime e calde, prevalentemente acustiche, guidate dal pianoforte e dalla voce.
Emily in qualche modo porta a compimento un progetto lungo una vita: già da bambina, infatti, “giocava” timidamente a scrivere canzoni per voce e piano, e i brani poi finiti in questo disco sono stati scritti nell’arco di un decennio. Solo su consiglio di un amico, finalmente, Emily s’è decisa ad inciderli, prima che finissero per sempre in un cassetto.
E bene ha fatto, considerando la pregevole fattura di queste malinconiche ballad, arrangiate con gusto ed eleganza (splendidi i discreti interventi di fiati e archi), deliziosamente “old fashioned”, intimamente intrise di umori soul.
Le atmosfere riportano alla mente certo cantautorato “classico” à la Joni Mitchell, ma anche – per trovare riferimenti più recenti – le canzoni dolenti e bellissime della Beth Gibbons solista accompagnata da Paul Webb dei Talk Talk.
Tra gli ospiti: Scott Minor (Sparklehorse), Justin Peroff (Broken Social Scene), Evan Cranley (Stars) e Jimmy Shaw (Metric).
Da ascoltare.
Autore: Daniele Lama