Dentro c’è fuoco, passione, ricordi, lotte e gioventù su gioventù in questo stupendo abbecedario di vita alternativa che fu, Siamo noi quelli che aspettavano del cantautore fiorentino Marco Cantini, una messe di personaggi Pazienza, Tondelli, Lolli, Guccini, brani, musicisti amici e collaborazioni che riempiono l’ascolto di tutto, brani di “cuore vintage” che trascinano nella loro poetica col magone, in quei interstizi di amarezza vittoriosa che fa esplodere anima e cervello.
Disco che sebbene – atmosfericamente parlando – si posti negli anni 70 della gioia & rivoluzione – da biada a moltissime produzioni contemporanee, un gioiellino d’amarcord che apre le vene e fa scorrere di nuovo tutta la pazzia intelligente di allora in un flusso continuo e costante di ballate, finestre aperte e arie da respirare a pieni polmoni. Con la produzione del cantautore Gianfilippo Boni il disco, che ospita anche Erriquez, Massimiliano La Rocca, Giorgia Del Mese, Marcello Parrilli e molti altri cantautori della scena nostrana, durante l’ascolto fa montare nell’ascoltatore rabbia e infinita melanconia, se poi si chiudono anche gli occhi il trip si completa nella sua completa magia.
Il sax di Dopo la rivoluzione, il pugno allo stomaco Pazienza, il country ciondolante Vita e morte di Federico F e la ballata con Hammond che tremola in Preludio all’addio, sono solo alcune perle consigliate per un pre ascolto, prima di perdervi, abbandonandovi dentro al resto.
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autore: Max Sannella