Si intitola “Butterfly House” il nuovo album della band più interessante e creativa di Liverpool dei giorni nostri, ovvero The Coral.
Nati verso la fine degli anni ’90 The Coral si sono subito imposti all’attenzione del pubblico e degli addetti ai lavoro per il loro originale, quanto innovativo, modo di combinare le reminescenze sixties della psichedelia inglese con il pop-rock radiofonico senza dimenticare il country-folk ricercato tipico dell’indie-rock attuale.
I The Coral sono, sin dai loro esordi, considerati come una delle migliori band del Regno Unito, un gruppo capace di sfornare album in grado di emozionare, stupire e divertire.
Non è un caso che siano passati davvero tante volte anche dalle nostre parti, anche invitati ad aprire concerti di artisti molto popolari come Oasis ed Arctic Monkeys. Con “Butterfly House” il quintetto di Liverpool riprende il suo discorso musicale da dove lo aveva interrotto nel 2007 con “Roots And Echoes”, album che ne ha decretato la consacrazione in tutto il mondo, merito anche del successo precedente del singolo “In The Morning”, un brano pop-rock anni ’60 tanto perfetto per le radio, quanto per le TV. Il singolo è stato colonna sonora per diversi spot oltre che aver stazionato nelle playlist dei maggiori network nazionali per oltre un paio d’anni.
Oggi a tre anni da Roots And Echoes, dopo un cambio di formazione, il chitarrista Bill Ryder-Jones ha abbandonato il gruppo, e l’uscita di una raccolta di singoli (The Singles Collection del 2007) la band si è ritrovata in studio con John Leckie, produttore che vanta collaborazioni storiche con Pink Floyd, Syd Barrett, John Lennon e George Harrison ma anche con band attuali come Muse e Radiohead. Il risultato è Butterfly House, un disco decisamente “Coral”, fatto di suoni ricercati e particolari, dove la cura e l’attenzione dei dettagli è come sempre maniacale e perfetta. Infatti, sebbene sia un disco attualissimo (come del resto i precedenti lavori del combo di Liverpool), risulta essere un vero viaggio all’interno della magia degli anni ’60.
The Coral sono una band capace di fermare il tempo lasciandolo scorrere, una delle poche realtà capaci di regalare tante emozioni con canzoni che appaiono complesse ma in realtà sono fatte di semplicità ed immediatezza, corali e coinvolgenti. La band, molto popolare in patria e che ora è composta da James Skelly – voce/chitarra, Ian Skelly – batteria, Lee Southall – chitarra, Nick Power – tastiere/organ, Paul Duffy – basso, è ormai considerata anche una delle migliori live rock band inglesi e l’unica data italiana il 1° novembre al Tunnel di Milano è un piccolo evento per gli amanti della musica inglese di grande qualità.
Autore: Grazia De Micco
www.thecoral.co.uk