Diciannove tracce che racchiudono tiepidi episodi rock così come poderose randellate metalcore e grind. Cerimonia officiata dagli amici della Kick che hanno messo insieme la compilation con l’unico scopo di promuovere nomi nuovi di gruppi che hanno avuto il coraggio di uscire dalle sale prove e dai garage e far parlare di sé. Ad essere totalmente onesti i pezzi migliori sono gli episodi più brutali, vedasi Be at pains, Killing Creed, Sudden Death (i più nervosi della cucciolata). La media si innalza con andamento più che proporzionale in corrispondenza di “it’s time to die” degli Undertakers e di “The age of no justice” dei Ciaff che, oltre ad essere i padroni di casa, sono pure quelli che spaccano meglio e più degli altri. E sono tutt’altro che degli esordienti. In ogni caso la compilation risulta assolutamente trasversale e in questo rispetta lo scopo per cui è stata creata: offrire uno strumento promozionale (quindi not for sale) per gli addetti ai lavori. Concetto, quest’ultimo di adetti ai lavori, che richiederebbe da solo numerose pagine esplicative. Ma in questa sede ci limitiamo al plauso per la Kick e per le bands presenti alla fuga dal ghetto.
Autore: Andrea Raiola