Il nuovo album di Rachid Taha contiene i tanti sapori che il cantautore ha assorbito nella sua vita artistica cominciata da ragazzino, giunto dall’Algeria a 10 anni figlio di immigrati a Lyon, Francia, dove la sera faceva il dj di musica araba, poi negli ’80 con i Carte de Sèjour – un nome un programma, per musicisti attivisti nordafricani immigrati ed appassionati dei Clash – e proseguita dal 1991 ad oggi con 13 dischi solisti che impastano raï e chaabi con rock e cantautorato tra Tom Waits e Leonard Cohen, con un caratteristico blues algerino – ‘Les Artistes‘ – che non è la somma delle parti ma una cosa nuova in cui c’è l’elettronica e l’hud, i sapori psichedelici – ‘Galbi‘ – che abitualmente nella musica araba prendono un carattere sacro ma non nel caso di Taha, il tutto frullato in una patchanka spesso ispida e rumorosa – ‘Khalouni‘, ‘Jamila‘ o la troppo grossolana ‘Fakir‘ – che ci ricorda le collaborazione di Amadou & Mariam, i Mano Negra, Negresses Veretes ed i Clash periodo Sandinista.
Zoom è un disco molto vitale, prevalentemente cantato in arabo con qualche volta l’uso del francese e dell’inglese, ed è il lavoro di un artista passionale e non domo di cui ricordiamo l’ospitata nel brano ‘Gente Tranquilla’ dei Subsonica 5 anni fa, e spesso contestatore a muso duro sia della tradizione islamica che delle guerre imperialiste occidentali. Su Zoom troviamo ospite l’ex Clash Mick Jones in ‘Algerian Tango‘, Femi Kuti ed Eric Cantona in una versione antirazzista di ‘Voilà Voilà‘ con un riff degno degli Stone Roses e Jeanne Added nella strabiliante versione araba di ‘O Sole Mio‘, intitolata per l’occasione ‘Now or Never‘, con tanto di videoclip girato nelle strade di Napoli; il disco è poi prodotto da Brian Eno e da Justin Adams.
Neanche a dirlo, i momenti migliori di Zoom sono quelli che riescono a trasfigurare la musica tradizionale e pop maghrebina ed i suoni degli strumenti tipici, attraverso il pragmatismo e l’immediatezza occidentale del rock – ‘Zoom sur Oum’, molto araba ma cantata in francese – dicendo così qualcosa di nuovo, partendo però dalla tradizione.
http://www.rachidtahaofficial.com/
https://www.facebook.com/RachidTahaofficiel
autore: Fausto Turi