E così anche per gli Editors è il momento dell’ormai immancabile, sempre discutibile, operazione greatest hits. Si chiama Black Gold ed è in uscita dal 25 ottobre sulla loro solita etichetta storica, Play It Again Sam. Accompagnerà quest’uscita un nuovo tour, praticamente senza soluzione di continuità con quello precedente, che arriva in Italia (da sempre terra molto frequentata per Tom Smith e compagni) il 10 febbraio all’Atlantico a Roma, l’11 e il 12 all’Alcatraz di Milano.
Black Gold contiene 13 hit estratte dai loro precedenti album in studio e 3 brani (quasi) inediti: Upside Down, totalmente nuovo, Frankenstein, più che esibita con successo nel recente tour fra festival estivi, con nuova veste tramite video ufficiale, e la title track Black Gold, anch’essa accompagnata da video ufficiale.
Il tour di Black Gold vede 27 date che li porterà in giro per il Regno Unito e l’Europa, con una tappa anche alla SSE Wembley Arena di Londra il 28 febbraio, e come si diceva in realtà prosegue quello di Violence: Blanck Mass Sections, il disco recentemente pubblicato che era in sostanza una diffusione delle versioni master di Violence con il produttore Blanck Mass.
Questo vuol dire che dal 1018 al 2020 in tre anni gli Editors hanno pubblicato tre dischi, anche se in termini di materiale nuovo non c’è molto dopo Violence. E infatti “Era ormai da un po’ di anni che pensavamo a un Best Of, ma il momento giusto sembrava non arrivare mai”, ammette Tom Smith, “continuavamo a creare nuovi album”.
Acoltati gli inediti Black Gold, Upside Down e soprattutto Frankenstein, vuol dire anche che dal 2015, anno di In Dreams, gli Editors hanno mantenuto costante il loro nuovo mood sonoro elettronico, che in precedenza era stato soltanto del terzo disco In This Light and on This Evening.
In pratica, 4 dischi più gli inediti del greatest hits in salsa elettronica, e tre in base rock con chitarra e basso e batteria predominanti: questo è appunto quello che il fan ascolta nel Best Of, dai primi singoli di esordio con Munich e Bullets, alle indimenticabili hit di An End Has A Start, fino ai pezzi della formazione rinnovata senza Chris Urbanowicz di The Weight of Your Love, come A Ton of Love.
Ma proprio The Weight of Your Love, forse il secondo loro disco più bello, si scopre qui decisamente trascurato, perché c’è solo A Ton of Love e Sugar a rappresentarlo, mentre mancano clamorosamente Formaldehyde, Nothing, Hyena, e tante altre belle canzoni di quel disco.
Mentre, a ulteriore conferma dei gusti e delle tendenze attuali della band, molto rappresentati sono i pezzi elettrorock come Papillon, Halleluiah, Ocean of Night, No Harm, Magazine.
Per fortuna degli amanti del rock pure, l’album è anche in versione deluxe 2CD, con un bonus di 8 brani in salsa acustica, intitolato appunto Distance: The Acoustic Recordings, dove trovano spazio versioni intriganti di Violence, Smokers Outside the Hospital Doors, Two Hearted Spider, e le rarissime Distance e Walk the Fleet Road , che ascoltate in versione acustica sono a questo punto la vera chicca del disco.
Tom Smith, Russell Leetch Ed Lay, e i nuovi entrati dal 2012 Justin Lockey ed Elliott Williams, hanno registrato gli inediti del best of con il produttore Garrett “Jacknife” Lee (U2, Snow Patrol, REM, The Killers), che aveva lavorato con la band su An End Has A Start, tuttora il loro disco migliore probabilmente, dopo l’ottimo esordio con The Back Room.
15 anni, sei album sempre alla top ten e più di due milioni e mezzo di dischi venduti: da The Back Room nominato ai Mercury Prize, passando per An End Has A Start che è finito immediatamente alla #1 in classifica, per In This Light and On This Evening che è stato certificato disco di platino, questo best of ricostruisce una carriera folgorante proprio in quanto non ancora lunghissima, fatta di hits che sono arrivate anche al grande pubblico, facendoli quasi subito uscire dalla nicchia indie e new new wave.
“Sono molto orgoglioso di essere arrivato fin qui”, dice Thom. “Ultimamente forse la longevità non è più percepita come una cosa bella, ma io penso lo sia. Abbiamo consolidato la nostra immagine come band e penso che i nuovi brani mostrino la nostra voglia di andare avanti. Ci siamo sempre sentiti come degli outsider, ma abbiamo sempre voluto scrivere brani che potessero arrivare all’ascoltatore e avere una certa risonanza. Potrebbe suonare pretenzioso e forzato, ma ci sono persone lì fuori per cui la nostra band significa tanto, ed è quello che ho sempre voluto”.
E saranno proprio i nuovi live a certificare quanto Tom dice, anche perché la strabiliante presenza fisica e carismatica degli Editors nei live è certamente una delle ricette di questa longevità ricca di successi che è certificata dalle 16 tracce di Black Gold.
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autore: Francesco Postiglione
Tracklist:
Disc 1
1. Frankenstein
2. Papillon
3. Munich
4. Sugar
5. Hallelujah (So low)
6. An End Has A Start
7. Upside Down
8.Bullets
9. Ocean Of Night
10. No Harm
11. Smokers Outside Hospital Doors
12.A Ton Of Love
13. Magazine
14. The Racing Rats
15. Black Gold
16. No Sound But The Wind
Disc 2 (Deluxe Version)
1. Violence (Distance: The Acoustic Recordings)
2. Walk The Fleet Road (Distance: The Acoustic Recordings)
3. Blood (Distance: The Acoustic Recordings)
4. Let Your Good Heart Lead You Home (Distance: The Acoustic Recordings)
5. Smokers Outside The Hospital Door (Distance: The Acoustic Recordings)
6. Fall (Distance: The Acoustic Recordings)
7. Two Hearted Spider (Distance: The Acoustic Recordings)
8. Distance (Distance: The Acoustic Recordings)