I Gov’t Mule di Warren Haynes sono ormai da tempo una band imprescindibile soprattutto per una frangia di appassionati molto precisa: quella che ha superato e da tempo i trent’anni e che ritrova nel sound della band sia il magico e generoso fluire strumentale di storici ‘acts’ sudisti come Allman Brothers e Lynyrd Skynyrd sia il solido approccio hard-blues di straordinari e mai dimenticati combos inglesi anni ’70 come The Free, The Humble Pie e perché no, anche Deep Purple.
Questa estate hanno marchiato a fuoco anche la XXVIIa edizione di Pistoia Blues, un bagno di folla che ho sperimentato per la prima volta l’anno scorso.
I Gov’t Mule del nuovo millennio riescono magicamente ad alchemizzare il mood malinconico da grandi spazi dei primi con il cinismo hard fondamentale dei secondi.
“High & Mighty”, con il quale si accasano con l’ottima etichetta Blue Rose è solo l’ultimo capitolo di una saga entusiasmante di produzioni (l’ultimo era stato il doppio studio/live Déjà Voodoo/ATO Rec./ 2004 ) e risulta fondamentale per stigmatizzare ‘serializzandolo’ uno spettacolare rock granitico trasudante blues e soul in un panorama internazionale estremamente frastagliato, che fa registrare da un lato un sanissimo ritorno alle radici folk/country/blues anglo-americane (ed il lavoro dei Gov’t Mule ben si innesta su di esso), da un altro il solito susseguirsi di presunti nuovi trends o pleonastici songwriters novelli geni!
Granitico è l’avvio di Mr.High & Mighty, caratterizzato da un epico riff di stampo decisamente AC/DC ( !!! ), l’altrettanto solidissimo Brand New Angel, monumento alla creatività strumentale, percorso dalle spirale subdolamente psichedeliche delle tastiere di Danny louis, abilissimo nel dialogare con il solismo ‘tentacolare’ ed epico di Haynes, che qui imperversa incontinente e pneumatico come in tutto l’album.
Ascoltare il suo preludio slide/ mississippi blues in Brighter Days e capirete come Haynes sia un inviato speciale delle alte sfere divine rock, in missione sulla terra per rendere migliori e splendenti i nostri giorni.
Un fuoriclasse, tout-court; le sue doti di chitarrista / cantante/ compositore eccelse ed eclettiche hanno fatto terra bruciata intorno a lui e sono addirittura fulminanti in questo nuovo lavoro dei Gov’t M, che surclassa il pur ottimo “Déjà Voodoo”.
Anche il suo modo di cantare è divenuto più soulfuk e malinconico: ascoltate le sue interpretazioni nelle avvolgenti e sofferte slow-ballads “So weak so strong”, “Nothing Again”, “Child of the earth” ( che si integrano alla perfezione con l’accentuato coté hard di cui abbiamo già disquisito!), che fanno rivivere l’impagabile ‘loneliness’ degli Allman più maturi quanto il fascinoso penetrante soul delle pagine più introspettive dei Free di Rodgers e Paul Kossoff .
“High & Mighty” ci offre, ribadisco, dei Gov’t Mule quanto mai ‘duri’ (Streamline woman) ed oscuri (Like flies) ma anche mai così lirici: la dolcissima Endless parade, un blues da far commuovere anche i più ‘tosti’ conclude come meglio non si poteva l’opera, facendoci tenacemente sperare che davvero quella dei Gov’t Mule sia una parabola artistica lungi dall’esaurirsi, per la salute delle anime rock più pure in circolazione e si spera per l’acquisizione di nuovi adepti alla loro ferrea fede soul-rock (ma non è che il loro luogo di culto è proprio quel Soul Harvest Evangelistic Center davanti al quale staziona il ‘caro’ mulo, ritratto nel retro del cd ?)
Autore: Pasquale Boffoli