Caen, Normandia, Francia. Buone notizie: la musica rock giovanile non è morta. A dare risalto alla lieta novella sono i Concrete Knives, band composta da Nicolas Delahaye, Morgane Colas, Adrien Lepretre, Augustin Hauville e Guillaume Aubertin che ha dato alle stampe da poco il disco “Be your own king”, grazie anche al lavoro del produttore parigino Dan Levy of The Dø.
E sono buone notizie davvero, dato che ascoltando il disco di questi cinque ragazzini si ha come un particolare deja-vu e si torna come indietro nel tempo, ai tempi in cui si faceva musica per il piacere di farla, per dire qualcosa.
La formula musicale è affascinante ed ha già riscosso successo in tutta Europa: chitarre elettriche che disegnano melodie elaborate ma dal sapore giovanile e piene di energia che si nutrono di ritmiche calzanti e voci giovanili spesso collettive che parlano di come realizzare le proprie ambizioni e di vivere la vita appieno.
Una mistura che colpisce nel segno, visto che il disco è davvero molto piacevole all’ascolto e mostra il talento di questi 5 ragazzi d’oltralpe: il rock del disco è molto fresco e strizza l’occhiolino il giusto al pop senza perdere una sua matrice indie e le dieci canzoni di questo lavoro si distanziano abbastanza l’una dall’altra per evitare episodi di ripetizione. Dall’iniziale “Bornholmer” ai cori da inno di “Happy Mondays” , dalle influenze ritmiche di “Africanize” a quelle western di “Wild gun man”, la band rimane sempre quadrata e aderente al suo progetto musicale.
Se questo è il disco di esordio, speriamo che sia solo il primo di una lunga serie: i Concrete Knives colpiscono per freschezza, energia, talento e spontaneità. Davvero un gran bel lavoro.
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autore: Stefano Pellone