Immagina delle chitarre affilatissime e una sezione ritmica (il basso, no dico…sentite che basso!) irresistibilmente funk. Prendi un po’ di Gang Of Four e frullali con la tensione post-punk dei Fugazi e – perché no – con un po’ di buone vibrazioni dub. Mettici un po’ di melodie, che va bene l’urgenza del punk rock, ma un bel ritornello che ti si ficca nel cervello ci sta sempre bene…
Che ne esce fuori? L’ennesima band da revival punk-funk, direte voi.
Dipende dai punti di vista, ovviamente. In ogni caso i torinesi Disco Drive – al disco d’esordio dopo un 7’’, uno split e un bel po’ di concerti in giro per l’Europa – suonano con un tiro notevole, fanno ballare e divertono. Non saranno originali (ma neanche hanno intenzione di esserlo, probabilmente) ma suonano potenti, compatti ed energici, dimostrando di aver metabolizzato e assorbito il sound da cui traggono evidente ispirazione con un’attitudine – questa si – molto personale.
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