I belgi Confuse The Cat giungono con “Kericky” al loro quarto album, per scaldare i cuori di tutti gli indie-poppers, grazie al loro piglio caldo ed avvolgente. Tutti i dieci brani sono strutturati su un guitar pop frizzante e spesso anche sonico, ma mai freddo, anzi molto caldo. Le radici di questi quattro affondano nel post punk ed in parte nel p-funk dei primissimi anni ’80. Tra i numi tutelari troviamo i Cure su tutti, proprio quelli di venticinque anni fa. Proprio in “Paul’s eyes” i Confuse The Cat riescono a fondere pregevolmente il gruppo di Robert Smith con le derive noise dei Jesus & The Mary Chain. Elementi di dub-funk sono presenti in “Jackal at 10 o’clock ” e nella lunga coda finale di “Black birds” nella quale le sperimentazioni giungono a rumoreggiare e ad alternarsi ai ritmi rallentati del dub stesso. Il disco ideale per riscaldarsi in questo freddo autunno.
Autore: Vittorio Lannutti