Ben Cooper e Alex Kane, neanche cinquant’anni in due, sono due talentuosi (ma senza esagerare) autori di canzoncine di indie pop vagamente elettronico.
Di quelle canzoncine che non cambieranno mai la vita a nessuno, ma che possono anche raddrizzarti una giornata cominciata male, carezzandoti i pensieri con melodie agrodolci, e massaggiandoti le orecchie con suoni accomodanti.
Chitarre (acustiche, ma anche elettriche, anche distorte), tastiere, archi campionati, beat sintetici e glitch si tengono per mano, disegnando paesaggi sonori che, seppur affatto originali, evidenziano sensibilità e capacità di scrittura notevoli.
Un disco gradevolissimo (tutto sta a non caricarlo di aspettative spropositate), di quelli che magari capita di ascoltare in continuazione, con piacere, per settimane, per poi riporre sulla mensola e – senza rimpianti – dimenticarlo lì per sempre.
Tra le ultime produzioni Morr Music (o perlomeno quelle che m’è capitato d’ascoltare) è sicuramente l’episodio più convincente, perlomeno dal punto di vista dello spessore “emotivo”.
Almeno questa volta – per capirci – non si tratta della solita indietronica tanto carina quando “vuota”.
Autore: Daniele Lama