Se com’è probabile non avete mai sentito parlarne, quest’album è una buona occasione per scoprirlo: il cantautore, produttore e multistrumentista Will Kimbrough offre questa collezione di 14 canzoni registrate nell’estate del 2020, giusto when the world broke, and we all took a break. Sono pezzi nella tradizione dello storytelling folk blues americano che raccontano le follie di questi ultimi mesi, descritti da un moderno Woody Guthrie con chitarra, mandolino, armonica, voce: la politica americana, le perdite umane che la pandemia ha causato, le reazioni emotive.
“(…) So here we are in 2020 Social distancing/Trump is in the White House…ain’t life a funny thing(…)” canta in “My Right Wing Friend” mentre in “All Fall Down”, scritta dopo un discussione con un amico, racconta il mondo della politica nell’era del virus e le diverse posizioni negli Stati Uniti: “(…) someone wants to make his own rules/maybe nobody can see they’re/in the hands of fools…fools (…)”.
Su tutte spicca “The Late Great John Prine Blues”, nata la stessa notte della scomparsa del songwriter John Prine che, oltre ad essere stato per Kimbrough una gran ispirazione (l’amore per le sue canzoni è sopravvissuto a punk rock, new wave e grunge, racconta nel suo blog), nel 1993 con la sua etichetta, Oh Boy, ne produsse la band The Bis-Quits, (un solo disco e se siete arrivati a leggere fino a qua, vi piacerà, è su YouTube, divertimento e sbilenchi blues elettrici); l’amicizia poi sarebbe durata negli anni e spesso ne avrebbe aperto i concerti. Alcuni pezzi sono recuperati dai suoi otto dischi precedenti: “Child Of Light”, “I Want Out”, “Philadelphia Mississippi” e “Cape Henry”, scritta con Todd Snider (come “Rocket Fuel”) per raccontare la battaglia del 1781 tra inglesi e francesi durante la guerra d’indipendenza americana.
The Red Dirt Boys (la band di Emmylou Harris), Willie Sugarcapps (un supergruppo con Sugarcane Jane e Grayson Capps), Brigette DeMeyer (Mockinbird Soul 2017), sono alcuni dei progetti paralleli alla sua carriera solistica, oltre a produrre e scrivere canzoni per Shamekia Copeland, Jimmy Buffett, Rodney Crowell, Todd Snider e svariati altri.
Evidentemente durante questo ultimo anno il tempo si è moltiplicato nelle mani di chi prima anelava anche solo una mezzoretta per leggere un libro, Kimbrough ne ha approfittato per creare un blog, mantenere attiva la sua pagina Patreon, perfezionare la stanza studio da dove settimanalmente lancia concerti in rete ed aiutare soldati con famiglie attraverso il progetto Songwriting With Soldiers.
https://www.willkimbrough.com/
autore: Lorenzo Donvito