La sapevate questa? le Cocorosie ultimamente hanno dovuto annullare alcune date americane perchè sono state arrestate (sic!). Dopo aver letto la notizia, mi sono venute da fare due considerazioni. Contemporaneamente all’ascolto di questo disco.
Innanzitutto: purtroppo le hanno scarcerate quasi subito, dandogli così la possibilità di incidere un altro elleppì. Poi… sembra che le ragazze non abbiano preso l’accaduto molto alla leggera. Pur senza divulgare il motivo dell’arresto, sembra che si siano versate lacrime a profusione per l’infelice “incidente”, e che abbiano chiesto ai fan: “pregate per noi!” (che esagerazione!). A questo punto non si può non temere che l’evento abbia lasciato qualche “segno” nell’animo sensibile di Sierra e Bianca Casady, e che la tristezza accumulata nei giorni (ore?) passate in cella possa riversarsi implacabile nelle prossime canzoni.
Ma mettiamo da parte gossip e congetture, parliamo di “The Adventures of Ghosthorse and Stillborn” (sempre su etichetta Touch & Go). Lo dico senza indugio: questo disco è una noia mortale, una madornale martellata sui testicoli. Ascolti i frizzanti beat hip-hop dell’iniziale “Rainbowarriors” e speri in una ventata di freschezza, in una svolta verso un sound movimentato, vivo, se non addirittura sensuale.
E invece, man mano che ci si inoltra nel disco, s’incontra nient’altro che la solita carrellata di amenità sonore à la Cocorosie: vocine fanciullesche (impossibile che alla lunga non vi risultino irritanti!) e strumenti giocattolo, cinguettii e campanellini, beat elettronici e campionamenti sbiaditi e insignificanti, melodie stucchevoli o semplicemente innocue, improvvisi e inutili interventi di una voce-soprano. (Inconsistenti) canzoncine dai colori tenui, come fossero concepite per una sorta di ovattato mondo onirico.
Ascoltare fino alla fine pezzi come “Miracle” è una vera e propria gara di resistenza.
Tra le peggiori cose ascoltate quest’anno.
Autore: Daniele Lama daniele@freakout-online.com