All’ improvviso apro gli occhi, e guardo in giro, ammiro. Il suono della libertà, quella libertà conquistata, sfidando la morte, l’ oppressione, l’ arroganza, fa breccia nei miei pensieri. Combatti per un ideale, fino a mettere sul piatto della bilancia la propria vita, fino all’ ultimo grido d’anima. Decido dunque di seguire questa melodia, una sorta di musica navigante.
Il Rumore Della Tregua sono una band fuori dai confini del tempo, fuori dal nostro, di tempo. Guardie del sapere, mandati chissà da dove, per portarci la loro testimonianza su ciò che era, su ciò che è e su ciò, che inevitabilmente sarà. Una colonna sonora scritta, mettendo nero su bianco, le avversità della nostra esistenza, mettendo nero su bianco, la nostra storia.
Non siamo spettatori, ma bensì attori protagonisti delle nostre piaghe. Resti immobile, ed ascolti, poco alla volta, cominci a prendere confidenza con quello che è intorno a te. I testi, ottimi, trasudano commozione, tristezza, rabbia, orgoglio, rivalsa. Si, rivalsa, su chi ti ha tolto la gioia e ti ha costretto a diventare come lui. Un connubio tra musica e narrativa bellissimo. Il capitano Cuore Di Bue aveva ragione, non è facile scavare Una Trincea Nel Mare.
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autore: Marco Biccherini